Peperoncini verdi fritti

Ecco una ricetta semplice per preparare i peperoncini fritti:

Ingredienti:

  • Peperoncini freschi (ad esempio jalapeño o peperoncini verdi)
  • Farina
  • Sale
  • Olio per friggere

Istruzioni:

  1. Inizia lavando e asciugando i peperoncini. Rimuovi i gambi e tagliali a metà per il lungo, eliminando i semi interni se preferisci un sapore meno piccante.
  2. Prepara una ciotola con della farina e una presa di sale. Mescola bene.
  3. Scalda abbondante olio in una padella o pentola a bordi alti, fino a raggiungere la temperatura di circa 180°C.
  4. Passa i peperoncini nella farina, facendo aderire bene la farina a ogni pezzo e scuotendoli delicatamente per rimuovere l’eccesso.
  5. Immergi i peperoncini nella pentola con l’olio caldo, lavorando in piccoli lotti per evitare di abbassare troppo la temperatura dell’olio.
  6. Friggi i peperoncini per 2-3 minuti, girandoli delicatamente con una pinza o una schiumarola per garantire una cottura uniforme.
  7. Una volta che i peperoncini sono dorati e croccanti, trasferiscili su un piatto foderato con carta assorbente per eliminare l’eccesso di olio.
  8. Ripeti il processo fino a quando tutti i peperoncini sono fritti.

I peperoncini fritti sono deliziosi da gustare da soli come snack o possono essere serviti come contorno o condimento per piatti di carne o pesce. Ricorda di fare attenzione quando lavori con i peperoncini piccanti e di lavarti le mani accuratamente dopo averli manipolati. Buon appetito!




Curiosità sul peperoncino

Il peperoncino, noto anche come chili o peperoncino piccante, è una pianta appartenente al genere Capsicum della famiglia delle Solanacee. Ecco alcune curiosità interessanti sul peperoncino:

  1. Origine: Il peperoncino è originario dell’America Centrale e del Sud, dove viene coltivato da millenni. Fu poi portato in Europa dagli esploratori spagnoli nel XV secolo.
  2. Scoville: La scala di Scoville viene utilizzata per misurare il grado di piccantezza del peperoncino. È stata sviluppata dal farmacista Wilbur Scoville nel 1912. L’unità di misura della scala di Scoville è il “Scoville Heat Unit” (SHU).
  3. Componente piccante: La piccantezza del peperoncino è dovuta a una sostanza chimica chiamata capsaicina. La capsaicina si trova principalmente nelle membrane interne e nei semi del peperoncino.
  4. Benefici per la salute: La capsaicina presente nel peperoncino ha dimostrato diversi benefici per la salute. Può aiutare a ridurre il dolore, stimolare il metabolismo, migliorare la circolazione e supportare la salute cardiovascolare.
  5. Varietà di peperoncini: Esistono molte varietà di peperoncini, con diversi livelli di piccantezza e colori. Alcune varietà famose includono jalapeño, habanero, cayenna, serrano e peperoncino di Cayman.
  6. Alleviare il piccante: Se si mangia un peperoncino troppo piccante, bere latte o mangiare yogurt può aiutare ad alleviare la sensazione di bruciore. Questo perché la capsaicina si lega alle proteine del latte, riducendo la sensazione di piccantezza.
  7. Uso culinario: Il peperoncino viene utilizzato in tutto il mondo come ingrediente in cucina per aggiungere sapore e piccantezza ai piatti. È un elemento chiave nella cucina messicana, indiana, thailandese e di molte altre culture.
  8. Festival del peperoncino: In diversi paesi si tengono festival dedicati al peperoncino. Uno dei più famosi è il “Festival Internazionale del Peperoncino” che si svolge a Brescia, in Italia, dove gli amanti del peperoncino possono assaggiare diverse varietà e piatti a base di peperoncino.
  9. Record mondiale: Il peperoncino più piccante al mondo è il Carolina Reaper. È stato certificato dal Guinness dei Primati nel 2013 come il peperoncino più piccante al mondo, raggiungendo più di 2,2 milioni di SHU.
  10. Usi non alimentari: Oltre all’uso culinario, il peperoncino viene utilizzato anche per scopi non alimentari. La capsaicina è un ingrediente comune in molti spray al peperoncino utilizzati per l’autodifesa o per la protezione contro gli animali selvatici.

Ricorda sempre di essere attento quando manipoli o consumi peperoncini piccanti, poiché possono causare irritazione della pelle e delle mucose se non maneggiati correttamente.




Focaccia Multicereali con Cipolle rosse

La focaccia multicereali: un connubio perfetto tra gusto e salute, che non ti deluderà mai. Preparata con una selezione impeccabile di cereali e semi, questa delizia sfida ogni palato con la sua croccantezza irresistibile e il profumo avvolgente. Ogni morso è un viaggio sensoriale tra note di grano, avena e semi di lino, che ti regala una sensazione di benessere e sazietà. Nutri il tuo corpo e delizia il tuo palato con la focaccia multicereali:

Ingredienti:

Biga (da impastare 5-8h prima dell’impasto finale)
Lievito di birra fresco 6gr
Acqua 80gr

2 cucchiaini di miele

Farina Multicereali 160gr

Impasto finale:
Biga
Acqua 140gr
Patata lessa (stracotta e ben passata) 100gr
Farina Multicereali o cmq una farina 0  220gr
Sale 15gr

Salamoia:

65gr olio EVO

65gr acqua tiepida

10gr sale

Impastare in sequenza la biga spezzettata e sciolta nell’acqua, la patata lessa, il sale, la farina .

Non lasciatevi ingannare dall’idratazione relativamente “bassa”, le patate lesse includono acqua.

Eventualmente partite con meno acqua e aggiungetela a filo se ce n’è bisogno ma senza perdere l’incordatura. Se l’incordatura dovesse dare dei problemi, meglio aggiungere una manciata di farina .

Dopo circa 2 h potrete stendere l’impasto sul banco spolverato di
abbondante farina di semola che darà un aspetto più rustico e aumenterà la croccantezza.

Nel frattempo ungete ABBONDANTEMENTE di olio evo la teglia che ospiterà la focaccia.
Come si fa per la stesura della pizza in teglia, una volta allargato l’impasto all’80-90% della
dimensione della teglia, lo si porta sugli avambracci, scrollando un po’ la farina e lo si dispone sulla superficie della teglia.

Non preoccupatevi se non è perfettamente grande come la teglia, meglio un impasto ridotto che steso troppo .

Ungete con olio EVO la superficie dell’impasto con il palmo della mano oun pennello di silicone e ponete nel forno domestico pre-riscaldato con la sola luce accesa (circa 28-30°).

Passata 1 h estraete la focaccia dal forno e conditela con le cipolle precedentemente tagliate e mescolate con un po’ di olio e sale.

Reinserite nel forno per 1 h

Passata l’ora estrarre e fare i  buchi con le dita, delicati ma ben decisi.

A questo punto prendete gli ingredienti per la salamoia e emulsionateli con una frusta e successivamente distribuitela su tutta la superficie della focaccia, dovrete coprire ALMENO tutti i buchi fatti in precedenza.

A questo punto siete pronti ad infornare…250° C posizionando la teglia a ¼ di altezza partendo dal basso, almeno per i primi 15minuti. Se poi verso la fine si nota che la parte superiore fatica a prendere colore, si può spostare la teglia a mezza altezza.

Appena cotta estraetela dalla teglia e adagiatela su di una griglia per farla raffreddare.

Se volete una focaccia più “croccante”, tenetela in forno per
qualche minuto in più, stando attenti al grado di cottura.

Fatemi sapere, se la realizzerete, come vi è venuta o chiedete pure se avete dei problemi.




Grissini al Carolina Reaper

Quella che vi propongo oggi é la ricetta dei grissini aromatizzati al Carolina Reaper.


​INGREDIENTI:

350 g pasta madre

175 g farina tipo1

1 cucchiaino di miele

35 g acqua (quantità indicativa regolatevi voi rispetto alla vostra farina)

70 g olio extravergine di oliva

12 g sale fino

1/2 cucchiaino di Carolina Reaper in polvere
per la superficie: sale oppure, se preferite, semi vari

PROCEDIMENTO:
Nella ciotola dell’impastatrice (ma potete procedere anche a mano) spezzettate la pasta madre non rinfrescata, aggiungete la farina quindi iniziando ad impastare, l’acqua e l’olio. Impastate aumentando la velocità e quando l’impasto inizierà ad incordarsi aggiungete anche il sale fino e mezzo cucchiaino di Carolina Reaper in polvere . Lasciate lavorare l’impastatrice per circa 5 minuti.


Togliere dall’ impastatrice mettere in una ciotola capiente coprire con un canovaccio e far lievitare fino al raddoppio del volume.

Capovolgere l’impasto sul piano da lavoro lievemente infarinato, non impastarlo ma dargli la forma affusolata quindi ritagliare tante strisce delle medesime dimensioni circa 10 cm e passarle nella farina di semola ed allungarne le estremità quindi posizionare le strisce sulla teglia coperta da carta forno ben distanziati tra loro. Bagnare ogni grissino con un po di acqua e distribuirvi a piacere dei semi di sesamo o sale grosso. Oppure spennellarli con olio di oliva per renderli più ghiotti, ma vi assicuro che così non supereranno la notte.


Cuocere in forno ben caldo a 220 °C fino a completa doratura.
Buon appetito!




Linee Guida per la Realizzazione di conserve casalinghe

A questo LINK potete trovare un importante file contenente le linee guida per la preparazione di conserve in ambito casalingo sicure dal punto di vista batteriologico.

Fatene tesoro perchè con la salute non si scherza !!!!




Liquore Haba Choco

Per questa ricetta deliziosadobbiamo ringraziare il carissimo amico Paolo Tesco. Questo liquore è ottimo per concludere una cena con gli amici, o come corroborante nelle fredde giornate invernali !

Ingredienti :

2 habanero chocolate 

150grammi di cacao amaro

500 grammi di zucchero

1 litro e 1/2 di latte ( intero o parziamente scremato io ho usato il parzialmente scremato )

300 ml di alcool puro 95%

un pezzetto di cannella polverizzata

Procedimento

Mettere gli habanero con l ‘alcool 95% in una bottoglia di vetro sterilizzata e lasciare macerare per circa 10 giorni
…………. poi

Versare in un recipiente lo zucchero ed il cacao insieme ad 1/2 litro di latte e amalgamare il tutto, avendo cura di sciogliere eventuali grumi. Versare in una pentola alta e portare ad ebollizione, aggiungendo gradualmente il resto del latte. Lasciare cuocere a fuoco lento per altri 15 / 20 minuti, mescolando di continuo.

Una volta pronto, lasciare che diventi tiepido e solo allora aggiungere l’alcool. Versare in una bottiglia, preferibilmente di vetro, e mettere in frigo.

non resta che attendere che si freddi….




Tutto quello che avreste voluto sapere per fare l’olio piccante. (ma non avete mai osato chiedere)

Quest’articolo vuole fare informazione sui rischi che si corrono nel fare l’olio piccante in casa, senza le dovute accortezze. Spesso sento in giro e leggo sul web metodi casalinghi per la realizzazione di olio piccante usando peperoncini freschi lavati e messi sott’ olio senza nessun processo che, elimina o abbassa drasticamente il pericolo del BOTULINO.

Aspetti epidemiologici

In Italia, l’ultima importante epidemia di botulismo si è verificata nel 1996, quando decine di persone sono state ricoverate in diversi ospedali con evidenti sintomi di botulismo. La causa, poi accertata con diagnosi microbiologiche, è stata attribuita a una partita di mascarpone prodotta da uno stabilimento del Nord del paese. Il mascarpone è ampiamente utilizzato nella preparazione del tiramisù, uno dei dolci più popolari, e infatti la maggior parte dei pazienti è stata ricoverata proprio dopo aver mangiato questo dolce.

Grazie alla tradizione di preparazione domestica di conserve, tuttavia, il botulismo alimentare rimane in Italia un problema di sanità pubblica, con una media di 20-30 casi segnalati ogni anno. Secondo i dati del ministero della Salute, dal 1996 al 2006 si sono verificati circa 300 casi di botulismo alimentare nel nostro Paese.

La percentuale e molto bassa direte voi, ma a quelli che è successo è come fosse successo a tutti 😉 MEDITATE

Come prima cosa vediamo cos’è il Botulino.Il botulino (Clostridium botulinum) è un batterio anaerobico che può contaminare gli alimenti rendendoli particolarmente pericolosi per la salute umana.

L’ingestione di questi cibi provoca un’intossicazione severa, nota come botulismo e caratterizzata da un quadro clinico specifico. Dopo un periodo di incubazione (12-48 ore fino a 8 giorni nei casi eccezionali) compaiono sintomi come nausea, vomito, diarrea e forti dolori muscolari; seguono importanti problemi neurologici, secchezza delle fauci e delle vie respiratorie, alterazioni visive, disturbi della fonazione e della deglutizione.

Il rapido aggravamento delle già precarie condizioni generali può portare a morte per paralisi respiratoria e conseguente asfissia. (fonte)

Vediamo 4 metodi per la realizzazione di olio piccante

1° metodo peperoncini freschi + olive per olio/ Lunga conservazione dell’ olio ottenuto = questo metodo non è attuabile a casa perchè necessita che i peperoncini vengano aggiunti durante la molitura delle olive direttamente al frantoio e successivamente subisca tutto il processo per ottenere un ottimo olio. Professionisti del settore utilizzano questo metodo con eccellenti risultati.

 

 2° Metodo peperoncini secchi + olio EVO/ Lunga conservabilità dell’olio ottenuto . Questo è il metodo più sicuro per realizzare un olio piccante di tutto rispetto a casa propria. Procedimento: I peperoncini devono essere fatti essiccare o in essiccatore a 35/37 gradi max fino a che non si sbriciolano oppure in luogo ventilato e in ombra. Dopo di che vengono sminuzzati ed introdotti in olio evo di buona qualità per un periodo più o meno lungo (minimo 30gg), in luogo fresco. Successivamente io filtro i peperoncini per una questione di conservabilità maggiore, ma si possono anche lasciare METODO ESENTE DA BOTULINO solo se i peperoncini sono ESTREMAMENTE SECCHI

3° Metodo peperoncini freschi + olio EVO/ NESSUNA conservabilità (l’olio ottenuto va consumato immediatamente) Prendere un pentolino e far scaldare dell’olio EVO a 45/50 gradi ed introdurvi dei peperoncini a scelta lavati asciugati e sminuzzati. Lasciare i peperoncini nell’olio per 10/15 minuti mantenendo la temperatura e girandoli spesso. Una volta effettuata questa operazione si può filtrare i peperoncini ed utilizzare l’olio oppure lasciarli dentro ed utilizzare. L’olio così ottenuto NON VA CONSERVATO.

 

4° Metodo Fare peperoncini sott’olio come descritto in QUESTA mia ricetta ed utilizzare sia l’olio che  i peperoncini. OTTIMA CONSERVABILITA’ E, SE ESEGUITO CORRETTAMENTE, RISCHIO BOTULINO QUASI ASSENTE.

Per concludere due consigli:

  1. Diffidate dei consigli di chi vi propone metodi alternativi NON esenti da rischi che vi dice : ” HO SEMPRE FATTO COSI’ “ . A cui rispondo ” E VI è SEMPRE ANDATA BENE……….PER ORA 
  2. Chiedetevi sempre quanto vale la vostra salute e se vale la pena rischiare 😉



Peperoncini sott’olio OrtoPiccante 

Eccovi una ricetta per realizzare dei peperoncini sott’olio seguendo i criteri si sicurezza alimentare forniti dall’ ISS. La ricetta può essere usata per diverse cultivar di peperoncino, dal poco piccante al superhot.

Ingredienti :

– Mix di peperoncini (Jalapeño,  Caienna,  Thai lemon e qualche  Bhutlah red)  i super  hot sono stati aggiunti per rendere il preparato più piccante.

– Olio Extravergine di oliva

– Sale grosso

– Aceto di vino bianco

– Aglio

– Acido citrico alimentare

– Vasetti di vetro e capsule nuove

– Presselli uno per ogni vasetto
Procedimento :
– Lavare in acqua e acido citrico i peperoncini rimuovere il picciolo

– Affettarli a rondelle

– Mettere in una pentola una soluzione di acqua e aceto al 50% (nella mia pentola ho messo 1 litro d’acqua e uno di aceto) e portare ad ebollizione.

– Aggiungere i peperoncini e farli sbollentare per non più di un paio di minuti per non renderli troppo molli e successivamente toglierli usando una schiumarola lasciandoli sgocciolare per bene.

– Inserirli in uno scolapasta facendoli saltare così rimuovete una parte dei semi e l’acqua di cottura  residua

– Inserire uno strofinaccio pulito all’interno di uno scolapasta inserito a sua volta in una ciotola per raccogliere i liquidi che rilasceranno o peperoncini

– Mettere i peperoncini all’interno a strati e dopo ogni strato aggiungere del sale grosso

– Ultimati i peperoncini innaffiare con un po’ di  aceto di vino bianco

– Richiudere lo strofinaccio su se stesso e posizionare sopra un piattino con un peso. (Io ho messo due pacchetti di zucchero da 1kg cd)

– Attendere 24 ore dopodiché riaprire lo strofinaccio  e mescolare i peperoncini con un cucchiaio e aggiungere dell’altro sale per far uscire ulteriore liquido di vegetazione.

– Richiudere e riposizionare il peso per altre 24 ore

– Trascorse le ultime  24 ore rimuovere lo strofinaccio lasciando i peperoncini all’interno dello scolapasta  e farli saltare,  mettendosi nel lavandino, per rimuovere ulteriori semi e il sale residuo.

– Inserire i peperoncini dentro i vasetti di vetro precedentemente sterilizzati in forno a 180 gradi per 20 minuti e lasciati raffreddare.

– Insieme ai peperoncini inserire l’aglio tagliato a rondelle che oltre a dare ulteriore sapore è anche batteriostatico

– Una volta riempiti i vasetti con i peperoncini è il momento dell’olio EVO.

– Riempire i vasetti fino a mezzo centimetro dal bordo facendo scendere  l’olio a filo ed eliminare tutta l’aria.

– Inserire il pressello e premere per facilitare lo spurgo dell’aria residua che può esser rimasta

– Chiudere i vasetti con la capsula ma non in maniera ermetica per 24 ore per permettere la fuoriuscita completa dell’aria.

– Trascorse le 24 ore chiudere ermeticamente i vasetti e procedere alla pastorizzazione mediante bollitura  dei vasetti in acqua 100° C per 40 minuti . conservare al buio e consumare almeno dopo due  mesi per permettere all’olio di insaporirsi per bene
Questo procedura se eseguita  correttamente riduce drasticamente rischi alimentari. La certezza al 100% la si ha se la pastorizzazione avviene in pentola a pressione per 10 minuti  che,  raggiungendo la pressione di 2 atmosfere, arrivano ai 121°C che sono la temperatura di distruzione delle spore botuliniche. Oppure se  il prodotto viene usato come condimento cotto in padella per qualche minuto prima del consumo.




Salsa Tabasco? Si, ma di SuperHot

Quella che vi presento stasera è la mia ricetta per la realizzazione di una salsa simil Tabasco che ho messo appunto unendo due tecniche estrattive,volte ad accorciare i tempi di realizzazione di questo tipo di salsa, che come ben sapete, necessità di un tempo assai lungo per essere pronta. Si parla anche di tre anni nella ricetta originale.

Questa ricetta non pretende di essere come quella originale, ma  il risultato ottenuto non ha nulla da invidiare . Premetto che anzichè aver utilizzato i Tabasco ,che è un peperoncino  della specie Capsicum Frutescens, ho usato dei peperoncini SuperHot della specie  Capsicum Chinense . Questo conferirà alla salsa  un notevole piccantezza. Detto questo nessuno vi vieta di usare altri peperoncini e realizzare un versione  più umana rispetto alla mia 🙂

Veniamo gli ingredienti e alla preparazione. Buon proseguimento.

Ingredienti:

  • 700 gr di peperoncini superhot  misti rossi in questo caso ( io ho usato : Moruga satan, Bhut jolokia red, Fatalii jigsaw, Carolina reaper)
  • 1 litro aceto di mele
  • 2cucchiai di sale  grosso affumicato

Materiale occorrente:

  • Pentola a pressione
  • Colino
  • Fermentatore munito di gorgogliatore
  • Tagliere e coltello
  • Utensili da cucina

Preparazione:

  1. Lavare e privare del picciolo i peperoncini
  2. Tagliare grossolanamente i peperoncini e metterli nella pentola a pressione
  3. Aggiungere l’aceto e  il sale affumicato
  4. Chiudere la pentola e metterla sul fuoco a fiamma alta
  5. Appena la pentola comincia a fischiare abbassare la fiamma al minimo
  6. Cuocere per 2 minuti
  7. Trascorsi i due minuti spegnere la fiamma e attendere che si raffreddi la pentola e venga sfiatata la pressione residua. (potete anche sollevare la valvolina di sicurezza , ma sappiate che in quel caso è meglio portare la pentola all’esterno dato che  i vapori saranno carichi di capsaicina e la vostra cucina si trasformerebbe in una camera a gas lacrimogeno.
  8. Una volta raffreddata potete aprire  la pentola in tutta sicurezza.
  9. Frullate con frullatore ad  immersione i peperoncini superhot 
  10. Buttate il frullatore ad immersione  🙂
  11. Setacciare le parti solide (semi e bucce rimaste) con l’ausilio di un colino a maglie strette 
  12. Una volta filtrato il composto mettetelo all’interno del vostro fermentatore
  13. Chiudete  il fermentatore e riempite il gorgogliatore con alcool etilico alimentare (questo permetterà ai gas di fermentazione di uscire e non farà entrare aria all’interno mantenendo il più sterile possibile il  processo da agenti patogeni) 
  14. Lasciate fermentare per 7/10 gg in ambiente fresco e buio
  15. Trascorso tale periodo il Tabasco puo’ essere consumato o messo in botte di rovere per  la successiva stagionatura.

AVVERTENZE

  1. Areate il locale durante la cottura
  2. Utilizzate mascherina e guanti in NITRILE, non lattice, durante  il taglio e la manipolazione dei peperoncini tagliati
  3. Prestate la massima pulizia degli utensili utilizzati e sterilizzate il fermentatore con il Metabisolfito di Potassio. (utilizzato in enologia o per sterilizzare gli strumenti per produrre birra in casa)

Mi auguro che sia tutto chiaro, nel caso di dubbi non esitate a commentare.  Se vi è piaciuta la mia ricetta e ne volete delle altre mettete un Mi Piace alla mia pagina QUI

Grazie da OrtoPiccante




Salsa Fatalee Ortopiccante

Questa salsa nasce qualche anno fa da un’idea di un carissimo amico svizzero di nome Mich. Ho fatto delle variazioni dei pesi e ingredienti alla ricetta originale rivisitandola, ma mantenendo come base fatalii, peperoni e ananas .

Ingradienti:

1 kg  di peperoni gialli

650 gr carote

500 gr di Fatalii maturi

700 gr ananas

400 gr cipolla rossa

200 gr scalogno 

500 ml aceto di mele

200 ml olio EVO

2 cucchiaini di pepe nero macinato

6 cucchiai di zucchero di canna

Succo di due limoni

400 ml di aceto balsamico

1 rametto di rosmarino

sale q.b.

 

Preparazione:

Fare soffriggere nell’olio EVO lo scalogno, le cipolle lavate e tagliate a pezzi con un rametto di rosmarino. Aggiungere le carote e continuare la cottura.

Lavare aprire e privare della placenta i peperoni gialli e successivamente tagliarli a piccoli pezzi

Una volta appassite le cipolle, lo scalogno e diventate morbide le carote, aggiungere i peperoni e il succo di limone cuocere per una decina di minuti.

Aggiungere l’ananas tagliato a pezzi anch’esso,lo zucchero di canna, l’aceto di mele, 1 cucchiaino colmo di sale e cuocere per altri 30 minuti mescolando ogni tanto.

Una volta che tutti gli ingredienti saranno cotti, e quindi diventati morbidi, frullare con frullatore ad immersione l’intera massa.

Questo e il momento di aggiustare di sale qualora manchi, perchè successivamente verranno introdotti i Fatalii e la percezione di sapidità potrebbe essere falsata dalla piccantezza.

Lavare e privare dei piccioli i fatalii, e tritarli con un tritaverdure elettrico. I semi potete lasciarli, se non vi servono per la semina successiva 😉 , tanto poi la salsa verrà setacciata e quindi verranno via con minor perdita di tempo.

Aggiungete i Fatalii tritati nella pentola con la massa in cottura.

Mescolate e proseguite la cottura per altri 30 minuti.

Una volta terminata la cottura lasciare raffreddare (Io la lascio “maturare” 24 ore in pentola così oltre a raffreddarsi si uniformano i sapori). Setacciare con un setaccio o un colino e rimettere in pentola. Riportare ad ebollizione e aggiungere 400 ml di aceto balsamico e mescolare.

Preparare i vasetti lavati e asciugati con tappi tipo clik-clak NUOVI ,  invasare a caldo la salsa, chiudere immediatamente  i vasetti.

Una volta raffreddati pastorizzare. Eseguire la pastorizzazione in pentola con acqua, e far cuocere per almeno 40 minuti dall’inizio dell’ebollizione. Spegnere  il fuoco e far raffreddare. Togliere i vasetti dall’acqua controllare l’avvenuto sottovuoto, asciugarli e riporli in luogo fresco e asciutto fino al momento del consumo.