Fare le Auxine in casa

L’auxina esercita una vasta gamma di effetti sull’accrescimento e sulla morfogenesi vegetale, già Darwin nel 1800 ne aveva avuto la

prova della loro esistenza, grazie ai suoi esperimenti incentrati principalmente sulla dominanza apicale.

Qui vorrei porre l’attenzione solo su alcuni di essi ed in particolare:

  • Stimolazione della distensione cellulare in fusti e coleoptili
  • Aumento dell’estensibilità della parete cellulare nei coleoptili e nei giovani fusti in via di sviluppo
  • Regolazione dell’accrescimento nelle radici e nelle foglie
  • Regolazione dello sviluppo dei frutti

 

Girando in rete ho trovato un po’ di materiale (in lingua spagnola) su come prodursi in casa un ‘ormone radicante’ a partire dalle lenticchie.
In sostanza si prende 1 tazza di lenticchie secche e si mettono in ammollo con 4 tazze di acqua non clorata.
È importante rispettare questa proporzione lenticchie/acqua per avere una buona percentuale di germinazione.
Lasciare a bagno pe 7/8 ore poi scolare sommariamente l’acqua e conservarla in frigorifero per non farla marcire.

Si copre il vaso con le lenticchie per  tenerlo al buio e lo riponiamo in un luogo caldo.
Dopo 3 giorni la maggior parte di esse saranno germinate e con una radichetta di qualche centimetro.
In questa fase le lenticchie produrranno molte auxine, essenziali affinché possa avvenire l’accrescimento della pianta. Riaggiungiamo l’acqua scolata e  attendiamo ancora un giorno,  quindi andremo a sfruttare le auxine che si sono naturalmente formate. Dobbiamo quindi frullare le lenticchie germinate insieme all’acqua in cui sono immerse e poi andremo a filtrare il composto.

Quello che otterremo è una sorta di ‘latte’ pieno di auxine. Il liquido può essere diluito 1 a 3 o 1 a 5  con  acqua e usato come ormone radicante per fare le talee.
Ora però dalla teoria sappiamo che le auxine non servono solo per far mettere le radici alle talee ma come detto sopra, tra le altre funzioni, svolgono anche quella di accrescimento della pianta e dei suoi frutti. Diciamo che è l’equivalente, per certi aspetti, dell’ormone della crescita umano.

Per cui non mi sono accontentato di usarlo come radicante, ma diluendolo 1 a 5 o 1 a 10 sempre con acqua, l’ho usato come stimolante della crescita. In particolare diluita 1 a 10 per via fogliare ( possibilmente dato sulla pagina inferiore delle foglie che assorbono un 40% in più rispetto alla pagina superiore) invece la diluzione 1 a 5 è più indicata per darlo in fertirrigazione  una volta ogni 15-20 giorni.

I risultati sono stati straordinari, l’ho usato mentre le piante stavano mettendo i fiori e mi ritrovo con molti pomodori che presentano fiori doppi, indice di produzioni abbondanti. L’unico consiglio è rispettare le dosi e se si usa la strategia fogliare, far si che l’irrorazione avvenga verso il tramonto in modo che le foglie non patiscano  poi i raggi diretti del sole forte.