Concetti di Ibridazione

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L’ibridazione è la tecnica, per il miglioramento delle specie, molto utilizzata sia nel giardinaggio orticolo, sia fiorifero.

Si tratta di procurare un’impollinazione artificiale tra soggetti della medesima o differente specie, ottenendo cultivar nuove, con caratteri diversi, in genere migliorativi rispetto ai genitori.

L’ibridazione, è effettuata manualmente, strofinando l’organo maschile del fiore sull’organo femminile dell’altro fiore, che si vuole ibridare.

Il risultato è molto imprevedibile, i semi e poi le future piante, avranno i geni di entrambi i fiori/genitori.

La genetica delle piante è complessa, perché hanno nel loro bagaglio, DNA, svariati geni, che ne caratterizza, il profumo, il numero dei petali, il colore e la robustezza ecc.

Ci sono caratteri dominanti e caratteri remissivi, quindi non essendo visibili, è molto difficile prevedere.
Tutte le piante, possono essere diploidi (che hanno un DNA ereditato da entrambi i genitori) o tetraploidi (che hanno un corredo genetico doppio).

Le piante che sono già state soggette a molte ibridazioni (tipo le rose moderne), sono tetraploidi con un bagaglio di DNA, già variato, doppio e complesso, il risultato, in questo caso, è imprevedibile, sia per l’eventuale colore, profumo ecc.

Vista l’imprevedibilità dell’ibridazione, ci vogliono prove, e anni, per ottenere una particolare cultivar, desiderata.
In natura l’Ibridazione di piante, avviene attraverso meccanismi diversi.

Sono gli insetti impollinatori e il vento, a impollinare i fiori.

 

La Legge di Mendel

L’origine dell’ibridazione risale alle ricerche fatte da Gregor Johann Mendel.

Attraverso la sperimentazione, su ibridazione vegetali (pisello), Mendel ha scoperto che un tratto ereditario sarebbe essere, sempre dominante, per la sua alternatività recessiva.

Cominciò i suoi esperimenti dividendo, le piante in due gruppi:

-piante con fiore rosso;

-piante con fiore bianco;

-piante con seme verde;

-piante a seme giallo.

In seguito si dedicò alla riproduzione delle piante, procedendo all’impollinare il fiore.

Prese il polline da un fiore e lo spolverò, sul pistillo del fiore di un’altra pianta, per fecondarlo, poi copriva il fiore da fecondare, con un cartoccio, per evitare che altro polline potesse raggiungerlo.

Mendel, incrociando due individui di razze pure che si differenziavano, per un dato carattere o una sola coppia di alleli, ha ottenuto, nella prima generazione, discendenti ibridi, con caratteristiche omogenee rispetto al carattere in questione.

Notò che uno dei caratteri antagonisti scomparse completamente, senza lasciare traccia.

Questo carattere e altri dello stesso tipo sono detti recessivi, mentre quelli che determinano il fenotipo della pianta prendono il nome di dominanti.

Legge della dominanza (o legge dell’omogeneità di fenotipo)

-gli individui nati dall’incrocio tra due individui omozigoti che differiscono per una coppia allelica, avranno il fenotipo dato dall’allele dominante.

Con significato più ampio rispetto al lavoro di Mendel, può essere enunciata come legge dell’uniformità degli ibridi di prima generazione.

Rincrociando, a sua volta la prima generazione, scoprì che il carattere scomparso, si ripresentò.

Legge della segregazione (o legge della disgiunzione).

-ogni individuo possiede due fattori per ogni coppia di alleli, uno paterno e uno materno. Quando si formano i gameti, i fattori si dividono e ogni gamete possiede uno solo dei fattori.

Mendel, spiegò questo fatto, asserendo, che i caratteri ereditari, sono sempre determinati da una coppia di fattori distinti, ciascuno dei quali sono ereditati da uno dei genitori.

I due geni di una coppia possono essere uguali (nel qual caso gli organismi danno origine a discendenti puri), e l’organismo è detto omozigote per quel particolare carattere.

Nel caso siano diversi, l’organismo è detto eterozigote, (gli organismi, danno origine a discendenti non puri).

I gameti contengono i geni, ma ogni gamete possiede solo uno dei due possibili alleli per ogni carattere.

Quando due gameti si combinano, gli alleli sono presenti nello zigote nuovamente in coppie.

Un allele può essere dominante rispetto a un altro allele, in tal caso l’organismo mostrerà nel suo aspetto esterno, cioè nel suo fenotipo, il carattere proprio dell’allele dominante, anche se nel suo corredo genetico, o genotipo, ciascuno dei due alleli continua ad esistere indipendente e distinto anche se non è visibile.

L’allele recessivo si separerà poi dal compagno dominante durante la formazione dei gameti, nel processo meiotico.

Legge dell’assortimento indipendente (o legge d’indipendenza dei caratteri)

-gli alleli, posti su cromosomi non omologhi, si distribuiscono in modo casuale nei gameti.

Ciò implica che le probabilità e quindi, nei grandi numeri, le frequenze di ogni combinazione di genotipi o fenotipi sono il prodotto delle probabilità, di quelli per ogni carattere.

Mendel selezionò alcuni caratteri come il colore dei fiori e ne individuò la linea pura.

Il lavoro di Mendel ha ricevuto poca attenzione da parte della comunità scientifica dell’epoca, ed è stato in gran parte dimenticato.

Solo nel 20° secolo, che il lavoro di Mendel è stato riscoperto e le sue idee utilizzate per contribuire a formare la sintesi moderna.

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